«Quanto al Natale, perché a Natale pensiamo a tutto l’amore che c’è stato e che è mancato nella nostra vita.» In un salotto immerso tra le colline innevate d’Irlanda, una nonna elegante, inconfessabilmente piena di nostalgia, ripensa a un’altra lontana collina. È la notte di Natale, la sua nipotina June le fa una domanda impertinente sul suo primo amore; e la collina cui la mente di nonna Mary torna, sognante e struggente, è quella che tutti conosciamo per il capolavoro di Edgar Lee Masters, l’Antologia di Spoon River. Un retelling? Un sequel? Uno spin-off? Questo racconto potrebbe essere tutto o nulla tra queste cose: è la voce, l’altra voce rimasta in silenzio per settant’anni, di una delle poesie più romantiche e amate di “Spoon River”. Una novella natalizia da leggere tutta d’un fiato, brevissima, commovente.

«Quanto al Natale, perché a Natale pensiamo a tutto l’amore che c’è stato e che è mancato nella nostra vita.» In un salotto immerso tra le colline innevate d’Irlanda, una nonna elegante, inconfessabilmente piena di nostalgia, ripensa a un’altra lontana collina. È la notte di Natale, la sua nipotina June le fa una domanda impertinente sul suo primo amore; e la collina cui la mente di nonna Mary torna, sognante e struggente, è quella che tutti conosciamo per il capolavoro di Edgar Lee Masters, l’Antologia di Spoon River. Un retelling? Un sequel? Uno spin-off? Questo racconto potrebbe essere tutto o nulla tra queste cose: è la voce, l’altra voce rimasta in silenzio per settant’anni, di una delle poesie più romantiche e amate di “Spoon River”. Una novella natalizia da leggere tutta d’un fiato, brevissima, commovente.